Decreto Salva-Casa

Il provvedimento semplifica le procedure per le lievi difformità.

Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto Salva-Casa, fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. L’obiettivo è regolarizzare gli edifici “ostaggio” di una normativa frammentata e rigida che ne ostacola la commerciabilità e talora preclude l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi.


Il decreto interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle cosiddette lievi difformità. In particolare:

  • Allarga il perimetro delle attività in edilizia libera, che quindi non hanno bisogno di permessi. Rientrano la realizzazione di porticati con strutture fisse, le vetrate panoramiche amovibili e le tende da sole con strutture fisse.
  • Cambiano le regole per attestare lo stato legittimo. In caso di interventi edilizi che interessano per intero l’immobile o l’unità immobiliare la verifica dello stato legittimo deve avere a riferimento il solo titolo edilizio relativo a questi lavori (e gli eventuali titoli successivi), senza la necessità di risalire ai titoli abilitativi precedenti. In questo modo, si evitano i problemi nel recupero di titoli molto vecchi.
  • Il cambio di destinazione d’uso senza opere di una singola unità immobiliare viene sempre consentito. Possibile cambiare destinazione, ad esempio, da residenziale a turistico-ricettiva. Per questi interventi è necessario presentare la Scia.
  • Le tolleranze, cioè gli scostamenti tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato in cantiere, vengono riparametrate dall’attuale 2% a livelli più alti.



Il Comune potrà, però, subordinare il rilascio del permesso/Scia in sanatoria all’esecuzione di interventi per rendere l’opera conforme alla normativa tecnica, edilizia, igienico sanitaria. In questi casi è previsto il pagamento del triplo del contributo di costruzione. Per gli immobili con vincoli paesaggistici sopravvenuti sarà possibile chiedere una valutazione previa presentazione dell’autorizzazione paesaggistica.

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